Il microblogging avanza e non si può più ignorarlo, avanza tanto che diventa anche oggetto di sempre più diffuse battute e gag a riguardo. Non si può ignorare la cosa, anche se in Italia le cose arrivano dopo e sempre scremate, comunque prima o poi arrivano. Quindi attenti tutti: là fuori c’è un mondo che aspetta solo di Twittare su cosa succede, su quello che capita e su come capita.
Commenti, feedback, responsi, il tutto in tempo reale. Dire una cosa e poi smentire di averla detta? Diventa difficile, se il gap tra dichiarazione e smentita è di qualche ora. Un disservizio? Aspettate un tracollo di commenti negativi e conseguente danno di immagine per l’azienda. Certo, la vignetta qui sopra dà anche una dimensione del fenomeno, che non può essere fatto più grande di quello che è (ovvero, quanti Followers ha?, come a dire, quanti prendono per buono quello che dice?), ma consci anche che come sasso lanciato in stagno, la possibilità di riverbero e di diffusione per cerchi concentrici è facile ed attuale.
Non c’è da dormire tranquilli, specie per chi sul rapporto col pubblico e sul riscontro dei suoi servizi si presenta in borsa o ci crea un marketing.
Arriva l’Ipad
01 Feb 2010 Lascia un commento
di redazione in Web Tag:Apple, commento, editoria, iPad, prodotti, Tecnologia, Web
Il 27 gennaio è arrivato e passato. Il gran polverone mediatico si finalmente diradato, lasciando dietro alla convention californiana tanti strascichi e discussioni di colore, ma anche una sostanziale certezza. L’iPad c’è, esiste, è in via di produzione e a breve sarà sul mercato (si parla di marzo per la versione Wi-Fi only e di aprile per la versione 3G). Steve Jobs ha nuovamente alzato l’asticella per tutti i produttori di hardware di consumo, trovando la formula per rendere appetibile anche a utenti distratti o poco informatizzati (definiti dai geek come “utonti”) la fruizione di contenuti digitali in un percorso di normalizzazione e pervasività dei nuovi media nella vita di ogni giorno.
Non è un apparecchio che segna uno stacco netto con il passato, che non porta gli utenti altamente informatizzati a gridare al miracolo o alla rivoluzione, anzi, forse proprio questi ultimi sono quelli che sono rimasti maggiormente delusi dalla presentazione del nuovo apparecchio marcato “Mela”, ma che indirizza in maniera autoritaria, e forse definitiva, lo sviluppo di piattaforme per il consumo di contenuti digitali verso una forma più compatibile, flessibile e comprensibile. In altre parole, verso la normalità definitiva.
Pensare, in un mondo in cui l’iPad è presente, di lasciare i contenuti di editoria legati ai media tradizionali, su carta e svincolati da internet è oggi più difficile.
L’intero settore editoriale deve interrogarsi sulle nuove frontiere di fruizione che son state aperte da questo nuovo apparecchio, e già in precedenza dai lettori e-Reader con schermo monocromatico e dedicati.
I contenuti editoriali digitali sono ora non solo possibili, ma necessari. La nuova frontiera è stata marcata.
Chi avrà il coraggio di conquistarla?