Osservatorio del linguaggio dei media informativi

E’ solo una mia impressione o la televisione oggi considera informazione o notizia solo quanto è emergenza, pericolo, scontro o rissa? E’ un caso che i servizi dei tg siano tutti improntati alla eccezionalità degli eventi, alle emergenze successive (vere o presunte che siano), allo scadenziario del panico pronto-uso redatto in forma schematica da think tank sempre più alla ricerca di ciò che solletica le viscere degli spettatori oppure vi è dietro un disegno come io credo?
Perché a ben guardare siamo passati da un’emergenza pandemia a un’emergenza economica a un’emergenza ambientale. Da una corsa agli acquisti, alla crisi degli acquisti, alla corsa al regalo più originale alla corsa al riciclo del regalo; dalla spesa folle del cenone, ai consigli degli chef, alle diete post vacanze; dalle crisi di natalità alle crisi per gli asili al bullismo al sovrappopolamento. Tutto si insegue con uno scadenziario così trito da suonare falso agli occhi degli stessi operatori dell’informazione che arrivano ad asserire sconsolati, davanti a salotti che dialogano civilmente, che un qualche ospite ravvivi con qualche polemica la trasmissione, pena finire nel dimenticatoio mediatico per eccesso di dialogo/buonismo/buon senso degli ospiti tutti. O forse è solo il cadavere che si dimena inconscio del fatto di essere morto e tanto più si avvicina la morte e tanto più violente e disperate si fanno le sue conculsioni. Perché il vero dato che emerge è che mentre la Tv si riempie di allarmi veri o falsi che siano, di risse e litigi sterili e beceri, la Rete fa notizia, in tempo reale, senza strepitare, in forma ragionata e diffusa.
Ci se ne faccia una ragione.

Trasmissioni sui motori e le macchine in TV

Dopo aver visto l’ennesima trasmissione di motori su Rai Uno, questo primo pomeriggio, mi domando come sia possibile che si venga a creare una coscienza ambientalista in Italia.

Le macchine pubblicizzate erano assolutamente antiecologiche, con un consumo di carburante pari a 6km per litro… (e costavano anche ca. 50.000€!!!)

Ecco… secondo me qualcosa deve cambiare anche sotto questo aspetto. Non si può continuare a solleticare la fantasia dei ricconi con macchine che producono smog, consumano tanto e costano ancora di più.
Questo mondo deve recuperare il senso della misura, e riconfigurarsi in chiave ambientalista. Quindi semmai pubblicizzare le macchine ibride, i motori elettrici, le macchine che consumano poco, meglio se pochissimo.

Invece niente. Sarei anche dispoto a vedere un programma che pubblicizzi le novità in campo di ciclistica ; )