ancora Orgoglio Ciclista

Vi segnalo l’articolo di Maria Laura Rodotà. Un po’ perché parla di bici e ciclisti, e quindi mi coinvolge in pieno, essendo io un ciclista di città, e un po’ perché mi associo alla richiesta di avere maggiore considerazione per chi ha fatto dello spostarsi una questione anche ambientale e se può evita di inquinare nell’andare al lavoro.

Ogni giorno affronto lo stesso percorso in bici casa lavoro, lavoro casa, con varianti impercettibili e usando l’unica pista ciclabile degna di nota (se togliamo quella che corre lungo gli argini del Tevere e che è utilizzabile solo in maniera “diportistica” o per passeggiate, ma non per muoversi in città.

Maggiore spazio ai ciclisti. Non inquinano, sono cortesi (di norma) e hanno uno stile di vita più sobrio.

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Piove… governo ladro!

e che diavolo! Son due giorni che la mia proverbiale fortuna con la pioggia fa cilecca. Si vede proprio che ci sta il Mortazza al governo 🙂 (evvai, il solito malmostoso lamento da opposizione). Prima, quando c’era Lui (il Silvio, non l’altro), almeno se pioveva aveva il buongusto di smettere quella mezz’ora che mi ci voleva la mattina/sera per andare/rientrare al/dal lavoro.

Invece adesso mi piove in testa senza requie. Ed oggi mi ha anche grandinato addosso.
Non che voglia fare il perfettino… ma insomma, mi aspettavo un minimo rigurado! Invece niente.
E per di più la bici è senza parafango…

Risultato? Sia ieri che oggi ho grondato acqua al mio ritorno ed ho dovuto eseguire proverbiale doccia calda post inzaccherata per evitare di prendere un raffreddore.

Altra nota di eccezionalità: il freddo intenso e pungente, dato anche dalla mole di grandine caduta a terra, ha fatto sì che le mani si congelassero per bene durante il ritorno, tanto che erano diventate completamente insensibili.
Vediamo domani che succede…