>Impero – Skaven, ancora una volta ossa umane rosicchiate.

>Lo scontro è un classico senza tempo, che ha il sapore della partita da non mancare e nel contempo lascia presagire che ci saranno cose belle da vedere.
L’Impero soffre tanto della lunga pausa, non ricordando regole, composizione esercito e nemmeno il perché abbia prodotto un roster come quello poi sceso in campo.
Ci vorrebbero modifiche, che un esercito imperiale in formato Bretonnia, ma senza benedizione, senza regole di Bretonnia e privo dei suoi punti di forza, dai distaccamenti alle armi a polvere nera, delle truppe migliori, resta in mutande dinanzi ad un esercito Skaven che schiera pezzi il cui potenziale in attacco è devastante, primo fra tutti l’abominio, vera macchina di morte, senza troppi contraccolpi in incertezza, e tutto sommato affidabili e letali in battaglia.

Sembra che Sigmar arrida ai vessilli imperiali, quando le armi da fuoco disponibili, un cannone ed un razzo tempesta cominciano a tuonare morte sul campo di battaglia, ma in realtà l’assenza di avarie fa comunque finire corti tutti i tiri del primo turno, nonostante la prudenza messa in campo nel definire le stime e nota la randomizzazione che queste subiscono nella 7° edizione.

Nulla di fatto e dal secondo turno il carro a vapore imperiale, ridotto a 5 ferite dal fulmine warp della ruota del fato diventa praticamente inutilizzabile, salvo poi farsi trasformare in mucchio di lamiere contorte da un corpo a corpo con l’abominio.

La cavalleria imperiale carica, si lancia nella mischia e affronta con troppa leggerezza gli incensiferi della Peste, lasciando sul campo tutta la truppa che accompagnava il generale nello stesso turno di carica, con conseguente disastro per il mantenimento del campo da parte di truppe ormai slegate, lasciate alla deriva e prive di supporto pesante.

Del roster imperiale a fine battaglia si salveranno i soli artiglieri del cannone, con la tonante macchina da guerra, pochi cavalieri della cerchia interna del Lupo Bianco, il prete Guerriero e lo stendardiero da battaglia.
Troppo poco dinanzi al bagno di sangue messo in campo dagli Skaven e non ripagato con stessa moneta dagli imperiali.
Finisce 17-3 per i Sorci, che avanzano decisi verso la vittoria dell’ennesimo torneo, mentre l’Impero naviga in acque castigate in fondo classifica e medita di rivedere l’intera totalità della propria strategia operativa, ad oggi viziata da molto spettacolo e poca sostanza.
Alla prossima.
E che Sigmar trionfi

2 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. The President
    Feb 23, 2011 @ 11:30:56

    >Ma il torneo non prevede i play-off?Primo Vs quarto e secondo Vs terzo?Mi pare avessimo deciso così per mantenere vivo l'interesse e il divertimento di tutti sino alla fine…

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  2. Asciaparlante
    Feb 23, 2011 @ 11:50:15

    >confermo… si era deciso solo girone di andata, eliminazione del 5° e 6° e playoff

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